Giannino fa il record di sottoscrizioni e doppia i Democratici
da il Corriere della Sera del 13
febbraio 2013
di Emanuele Buzzi
A un passo dalla meta, con un obiettivo ambizioso sempre più vicino, per
scoprire il risultato che non ti aspetti, quello che ribalta le logiche dei sondaggi. Nella corsa alle donazioni, tra i partiti che hanno pubblicato online le cifre per ora ottenute, Fare per fermare il declino è la vera sorpresa. Oscar Giannino e i suoi militanti hanno raccolto finora 1.353.531,75 euro - su un traguardo fissato poco oltre i due milioni -, un'enormità se confrontata con la corazzata Pd (che alla
voce «altre erogazioni liberali» dichiara 458.390 euro).
«Ma il Pd ha
tra le risorse di cui può disporre pacchi enormi di rimborsi elettorali, che noi rifiuteremo»,
chiarisce Giannino. Che poi prende in contropiede: «Se mi chiede se sono
soddisfatto dico "non troppo", si poteva fare di più. In realtà noi abbiamo deciso di partecipare alle elezioni solo l'8 dicembre e gran
parte dei finanziamenti viene da fondatori ed aderenti». «Non autorizzo nessuna
iniziativa finché non c'è la copertura finanziaria - spiega il candidato
premier -. La nostra è una campagna fatta di
piccole cose, ora ho dato l'ok per cento camion vele
per gli ultimi giorni».
«La donazione
media è di circa 30 euro», spiega il coordinatore alla
tesoreria Lorenzo Gerosa. Che specifica: «Solo il 10% dei fondi proviene dai tesseramenti, ci
sono state solo una decina di persone che hanno offerto cifre superiori ai
diecimila euro». In realtà le donazioni di Fare per fermare il declino sono
iniziate a luglio, con la pubblicazione online del manifesto, e si basano,
oltre alle libere elargizioni, anche su contributi volontari dei singoli
candidati, prestiti infruttiferi, fund raising legato a singoli eventi. E sia Gerosa sia Giannino citano proprio l'anti-meeting organizzato a
Milano pochi giorni fa come esempio: «Una manifestazione dove ogni partecipante ha pagato di tasca propria per autofinanziarla».
Cifre alla mano, sondaggi compresi, Giannino ha
ottenuto cifre più ingenti dei Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo ha lanciato la campagna per le donazioni - obiettivo un
milione di euro - solo a fine dicembre, ma fino a ieri sera il leader aveva
raccolto 484.272,66 euro da 11.221 persone (circa 43 euro di media). A dire il
vero, però, le donazioni per i grillini sono diffuse anche a livello locale (i
piemontesi hanno incassato 10 mila euro, poco più di duemila i campani, quasi 13 mila euro nel Lazio) ed è stato richiesto
un ulteriore sforzo economico anche ai partecipanti del comizio di chiusura in
piazza San Giovanni a Roma.
Diverso, invece, il discorso per il Pd: i democratici possono contare su quasi 58 milioni di euro di
rimborsi elettorali e più di 5 milioni in contributi da parte dei parlamentari. Il partito ha deciso di investire per la voce «elezioni, propaganda,
comunicazione» 16 milioni di euro e quasi 13 milioni per il personale, contro l'1%o (circa 20 mila euro)
previsto da Giannino.
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